Gamescom 2013 – Dead Island Epidemic

 

Durante il Gamescom  siamo stati invitati alla video presentazione del nuovo gioco del franchise Dead Island: Epidemic. Il gioco prende le distanze dai precedenti capitoli della serie ed è etichettato come un nuovo tipo di MOBA che utilizza quello che gli sviluppatori Deep Silver chiamano sistema PvPvPvE, in pratica, tre squadre e l'intelligenza artificiale.

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Questo "nuovo genere" che stanno cercando di spingere non è poi così unico e innovativo come gli sviluppatori cercano di sottolineare. Oltre alla terza fazione extra rispetto alle solite due dei MOBA, l'elemento PvE (con ondate di mob e guardiani) è ormai un elemento base dei MOBA, anche se in Dead Island: Epidemic sono solo una fazione neutrale. Pensiamo quindi che il "vPvP" extra sia un tantino superfluo, specialmente perché sembra avere l'unico scopo di separare il gioco dalla massa, cosa che non serve realmente, visto che il titolo sembra riuscirci già di suo.

Siamo riusciti a mettere le mani sul gioco in una partita con tre squadre da quattro giocatori, ognuna guidata da uno dei ragazzi di Deep Silver, dandoci battaglia su una delle mappe disponibili: una specie di resort abbandonato perfettamente adatto alla serie Dead Island. Con dozzine di armi disponibili e tantissime combinazioni possibili, ci siamo lanciati in una partita a punti di cattura dove le tre squadre cercano di controllare più punti possibili aumentando così il loro punteggio.

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Per quanto riguarda i personaggi, abbiamo potuto scegliere una gran varietà di classi, come tank, medico o scout, ognuna con le proprie abilità una volta in gioco ci siamo fatti strada combattendo tra orde di zombie, solitamente trash mob che potevano essere uccisi in un paio di colpi, e occasionalmente qualche elite. Gli zombie sono privi di fazione e attaccano chiunque capiti a tiro, e combattere contemporaneamente contro di loro e i nemici umani è senza dubbio un'esperienza interessante. Gli alleati possono lasciare pacchetti con munizioni, cure e risorse, cosa che contribuisce a creare un'esperienza decisamente frenetica.

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L'unico punto negativo che siamo riusciti a trovare è stato che durante il combattimento il nostro team e il team verde sono sempre stati testa a testa, lasciando il team blu senza far niente sui propri punti di cattura. Anche se non ci aspettiamo che una cosa del genere succeda facilmente in una partita competitiva, ci porta a chiederci se un combattimento a tre fazioni possa effettivamente funzionare nella pratica.

 





 

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