Prova con mano di World of Warships

Abbiamo avuto una buona dose di Wargaming quest'anno. Oltre al CEO, che siamo riusciti a intervistare, abbiamo incontrato anche la PR Manager, Diana Radestki, che ci ha dato la possibilità di dare un'occhiata all'ultima incarnazione del loro franchise "World of": World of Warships, e ci ha raccontato anche cosa accade al momento nella compagnia e ai loro giochi.
Eravamo già riusciti a dare un'occhiata al gioco durante l'ultimo E3, ma prima del nostro test al Gamescom siamo stati informati che ci sono stati numerosi cambiamenti in seguito ai feedback ricevuti con l'E3. Innanzitutto, la visuale è ora più vicina alla nave e coinvolge di più i giocatori dell'azione, un'ottimo cambiamento, specialmente ora che anche i modelli di danno del gioco sono stati migliorati. I giocatori avranno più controllo sulla loro nave e i tempi per raggiungere la battaglia sono stati drasticamente ridotti, dandovi la possibilità di tornare nel cuore dell'azione in un baleno.
World of Warships è sicuramente il più impressionante dei tre titoli Wargaming "World of" a livello grafico (hanno prodotto anche altri giochi), con ogni nave composta da circa 200.000 pixel, in confronto ai "miseri" 15.000 dei carri armati di WoT. A causa di questa maniacale attenzione al dettaglio, lo sviluppo delle navi più gradi può richiedere persino 6 mesi, di conseguenza il rilascio di nuove navi procederà a un ritmo decisamente più pacato di quanto succede in World of Tanks con i carri armati. La grafica dell'alpha sta inoltre venendo migliorata in continuazione, quindi sarà decisamente interessante scoprire l'aspetto che avrà il gioco alla release.
Per il nostro test (ancora in Alpha), ci siamo trovati nel mezzo di una missione di scorta, a prendere il controllo di una nave da battaglia giapponese intermedia (semplicemente perché era più semplice da controllare e speravamo così di campare un po' più a lungo), combattendo le navi US nemiche mentre il nostro convoglio cercava di raggiungere la base. Muovere la vostra nave è semplicissimo: con i tasti WS avrete la velocità in avanti e indietro, e con AD potrete virare a destra e sinistra. La visuale è controllata dal mouse, che gestisce anche il mirino e vi permette di sparare i missili con i tasti destro e sinistro. Il combattimento ha una curva di apprendimento abbastanza ripida e visto che le battaglie avvengono su distanze così ampie, i giocatori si troveranno spesso a sparare sulla traiettoria di una nave nella speranza di colpirla al momento giusto. Dopo circa 15 minuti abbiamo avuto una dose salutare di combattimento e siamo riusciti ad affondare quattro navi (non male per un principiante) ed è facile vedere come i giocatori riusciranno a sfruttare il gioco, adattando tattiche e strategie al gameplay di gruppo.
Questa è stata la prima volta che gli sviluppatori si sono concentrati sui contenuti PvE, ma ci hanno confidato che, in seguito ai feedback ricevuti durante il Gamescom, stanno valutando la possibilità di trasformare la missione che abbiamo giocato in una modalità tutorial per offrire ai giocatori la possibilità di imparare a controllare la loro nave. Il gioco dovrebbe andare in closed beta tra ora e la fine dell'anno, senza una data precisa a parte un generico 2014, ma le registrazioni cominceranno a breve.